domenica 9 dicembre 2012

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Posted: 09 Dec 2012 07:45 AM PST
Un giorno ci volteremo indietro e sorrideremo pensando a come quella buffa regione con quelle buffe parlate riuscì a dominare la Scena Talent degli Anni Dieci in un modo che né le Sardegne né le Puglie riuscirono mai a fare. Prima Francesca Michielin, ora Chiara Galiazzo: il cielo è puro e meraviglioso sopra i Veneti.




CHIARA GALIAZZO VINCE X FACTOR 6 - Vittoria mai in discussione, nemmeno per un attimo. Superiorità totale rispetto agli altri più o meno dilettanti, una professionista senza manco rendersene conto. Il punto era non “se”, ma “come” avrebbe vinto Chiara. E vince da alzarsi in piedi, con due perle che si aggiungono al carnet già ricco di stupori: la cover di Quale Allegria di Lucio Dalla e il duetto con il cantante Mika. E se è vero che Chiara ha questa voce, questa naturalezza che fa apparire facilissima questa cosa del cantare, è anche vero che ha saputo fare un signor percorso qua dentro. Un inizio quasi normale, in surplace, per prendere le misure e poi un’esplosione di bagliori che ci ha portato là dove non eravamo stati mai. The Final Countdown e I was made for loving you rimarranno tra le cose migliori mai espresse dal nostro programma preferito di tutti i tempi: ricerca musicale, arrangiamenti, contaminazioni, e questa voce. Brava, bravissima Chiara, e fortunata ad aver pescato questo giudice, questo mentore, questo Morgan.

MORGAN, CHI HA DETTO MORGAN? - Quarta vittoria su cinque campionati disputati, dopo un passaggio a vuoto (Davide Papasidero, don’t you?) torna il Morgan delle prime tre edizioni, il Morgan che si merita tutti gli abbracci del mondo per come ha saputo valorizzare i propri concorrenti e uno show che altrimenti sarebbe stato più normale. Un Morgan sereno, equilibrato, il più lucido di una giuria mai allo sbando come quest’anno (e a cui perdoniamo anche complimenti a muzzo: “Davide, mi parevi un giovane Otis Redding”). Morgan che vinci oro e argento, Morgan che in finale saluti Romina con il labbrino e la manina tremolante, e lanci occhietti umidi di commozione all’indirizzo dei Due respiri di Chiara, per me è un 9,5 (Morgan, davvero, non so cosa puoi fare più di così) (vincere Sanremo 2013?).

GLI ALTRI TRE. “Noi della televisione la gente a volte ci sputa addosso ma poi tutto sommato”. Con la solita misura Ventura sintetizza il suo ruolo qua dentro. Non è facile essere Ventura essendo Ventura, e Ventura lo è stata senza troppa infamia e senza troppa lode. Ha fatto quel che poteva con il materiale discutibile a sua disposizione. Si merita un Grazie per non avere calcato troppo la mano nel delirante affaire I fogli di Paola Folli (voto: 6).
C’era una volta il giurato Elio e ora non c’è più. Dopo una vittoria, un secondo e un terzo posto, arriva alla finalissima senza concorrenti, come una Tatangelo o un’Arisa qualsiasi. Mai così livoroso, vendicativo e petulante (“Epperò Nice era più bravissima di voi”), brucia un tesoretto di punti simpatia che pareva inesauribile. Poco coraggioso, e tradizionalista nelle scelte musicali, ha giocato sempre in difesa, dando l’impressione di subire lo show. Si riprende lievemente in finale, libero dai lacci e lacciuoli della competizione, ma non basta (voto: 4).
Ma c’è qualcuno che ha osato davvero, portando suoni e colori che qua dentro non si erano mai sentiti ma là fuori invece sì: Arisa. Accetta con intrepido coraggio la categoria detta Cielo Che Sfiga!, cioè quella dei gruppi (vediamo se l’anno prossimo finalmente toccheranno a Ventura, altrimenti io lancio già un’accusa di Brogli), tenendo a galla finché può gente che peraltro non spiccava certo per simpatia e consensi. Le dobbiamo uno dei Rari Momenti Di Verità Televisiva nella storia di tutte le televisioni del mondo di tutti i tempi. Il suo Sei falsa Simona, cazzoh! risuonerà per chissà quanto tempo ancora nei nostri ricordi, ma purtroppo da lì in poi rimane freezata dalla paura di fare o dire sempre la cosa sbagliata. Sperando che si dedichi all’esclusiva carriera di cantante che è meglio, il voto è 4,5

ANCHE SKY FA CASINI (POCHI). Edizione quasi perfetta, tecnicamente e socialmente. I soldi ci sono e Sky dimostra di saperli spendere molto bene. Cura dei dettagli, spalmatura a 360 gradi, una vera e propria experience. Merito di Sky, ma anche di Magnolia e di Freemantle, gente che la televisione la sa fare e non lo dimostra certo oggi. Forse qualche proclama in meno (“Abbiamo ricevuto BILIONI di voti”) (E vabbè, bisognava solo pigiare tasti in modo compulsivo, senza neanche pagare) non avrebbe guastato. In finale il sistema televoto va un poco in tilt, ma Alessandro Cattelan gestisce il tutto come nemmeno Mario Monti, riempie il vuoto dicendo molte cose che non significano niente ma dicendole molto bene.

Ma ora, in questa sconfinata no man’s land fatta di dirette, differite e repliche, per chi l’ha vista e per chi c’ha Cielo, amiche e amici, ecco a voi la cronaca più o meno fedele della doppia finale di X FACTOR 6:



PRIMA PARTE – Giovedì 6 Dicembre

Erano bruchi, ora sono farfallini

Si inizia con un bell’ANSAMBOL di quelli che non si portano più. Gente che aveva appeso le scarpette al chiodo torna per un’esibizione amichevole, un omaggio a giudici e vocal coach. E cosa c’è di meglio del PIANOFORTE EMOTIVO di (ebastacostacazzodi) Adele, che fa da tappeto a un MASHAPPONE ancora più emotivo? Niente. Ecco dunque scorrere le nostre matricole e meteore, tra rimpianti per quel che poteva essere e non è stato (Donatellas, Romina, Frères Chaos) e gente che se tutto va bene inaugurerà centri commerciali ancora per qualche mese e poi proverà a entrare a Sanremo Giovani tipo per sempre, tanto in Italia si è giovani pure a 76 anni (a proposito, ma non mancava il riccetto di Ventura, il Bruno Martelli 2012 edition?). Ma vediamo quale argomento a piacere hanno portato i nostri quattro finalisti.

1 – CIXI, You need me, I don’t need you

Scopriamo che l’altra volta è finita al ballottaggio per colpa del mal di gola e di Mika (MAPPERFAVORE). Si sente subito che questo “pezzo pazzo” è nelle sue corde qua dentro. Forse un attimo penalizzata dalla sinusite psicosomatica e da quella cosa che si mette a fare a un certo punto (sputazza nel microfono), roba che o la fai come Dario Bandiera quello di Costanzo o altrimenti levaci mano. La cover e l’inedito (VOLANO STECCHE) confermano la parabola discendente ed è un trionfo di Why and Because. Voto ponderato: 4+

2- CHIARA, Teardrop

La Nostra porta il pezzo delle audizioni, per chiudere il cerchio. E ne ha fatta di strada, la Nostra, da quegli orecchini a clip e da quello spolverino a quadretti bianchi e neri. Talmente tanta che ora torna a casa, al Fishmarket (si chiama così?) di Padova, per un bagno di folla di quelli potenti. È un’altra Chiara, per come si muove, per la sicurezza, per la faccia proprio (un giorno il mondo ringrazierà a dovere Tommassini) (Speriamo che quel giorno non arrivi mai). Teardrop è quasi ordinaria amministrazione, un omaggio a se stessa. Ma poi con Quale allegria rimette il turbo come a dire che NON CE N’È. Grazia e Leggiadria. Voto, in crescendo: 8,5

3- DAVIDE, SPACCACUORE

Il caldaista che portò come cavallo di battaglia Vivimi di Pausini, adesso ci propone un pezzo di quando lui forse non era ancora nato. Un pezzo usurato da troppi karaoke e da troppi filmini amatoriali di viaggi di nozze, che il nostro Davide riesce a rendere ancora più, scusate l’espressione, noioso. Va detto che la somiglianza con Filippo di Un Posto al Sole è sempre più evidente, ai limiti del morphing (ma allora Ventura is the new Marina Giordano?). Tenuto conto anche degli altri pezzi, se questo è un cantante, allora Babbo Natale non esiste. Voto medio: 0,33 periodico

4- ICS, Smooth Criminal

“Il mio obiettivo non è fare l’imitazione ma un tributo a Michael Jackson”. Praticamente lo stesso mantra di Gio’ Di Tonno quando cantava cantanti morti a Tale e quale show. Bravo Ics, male che va tra qualche anno ti ritroviamo da Carlo Conti (c’è chi pagherebbe oro). Tra un ALLEGRO APPOGGIO a incolpevoli ballerine che passavano di là e molta sapienza, il caro Ics porta a casa la faccenda. Com’è profondo il mar gli consegna definitivamente la palma di nostro secondo favorito, il primo dei terrestri, vah.Voto: 7



Dopo un Bastianich Inda House e una Kilie Minogue Best Milf In The Fo’heva And E’vah (Cielo, che cosce!) (a un certo punto profumeggia pure con Morgan, quando si dice avere Talento) (Cattelan la definisce Principessa del Pop: OHU, Principessa A CHI?), si arriva al verdetto, ma “chiarisco che questa non è una classifica”. Esce, a un passo dal sogno, CIXI. Da favorita a ballottanda a CIAO. Sconta non tanto la giovane età, quanto la mancanza di una precisa identità musicale. Nel momento in cui gli altri trovavano la loro strada, Cixi naufragava errabonda tra PUPAZZI a forma di PANDA, cover di Pausini del ’93 e un inedito che faceva a cazzotti con quello che a sprazzi si era intravisto. Cixi, potevi essere la nostra SELAH SUE, e invece per il momento te ne torni all’IPSIA di Asti. Buona fortuna.

SECONDA PARTE – Venerdì 7 Dicembre


Altro giro altro ANSAMBOL. Che cosa dobbiamo pensare di Eros Ramazzotti? (Io se penso a Ramazzotti penso a NOI RAGAZZI DI OGGI, mentre un malacarne passava tra i palazzi di Borgonuovo con l’AUTORADIO a tutto volume attaccata a un carrettino e noi scendevamo e compravamo le cassettine TDK con la copertina fotocopiata in bianco e nero) (poi penso a mia nonna, a quando andai a vedere EROS PINO LORENZO in concerto nel ’94, a Questo immenso show che piaceva moltissimo a quell’adolescente ingenuo che FUI) (shuduà shuduà in questo immenso show) (insomma, penso a cose che non esistono più). Ma parliamo dei DUETTONI.

1- DAVIDE E SKYE DEI MORCHEEBA, Rome wasn’t built in a day

“Un giovane caldaista non immagina che un giorno dovrà duettare con Skye dei Morcheeba”. E figuratevi noi. Davide: “Speriamo che gli piaccia com’è che canto” (E noi speriamo che te ne torni a casa tua a fare i COMPITI) (Forse c’è un posto libero a La Scimmia di Valsecchi e De Filippi, aspetta che LI TELEFONO). Appena vede Davide, la povera Skye inizia a tremare tutta (coraggio Skye, questo strazio finirà presto). Il duettone non è un duettone nel senso che ognuno canta pe’ cazzi sua. Davide ha la solita mobilità scenica che abbiamo noi dopo aver fatto le maratone integrali di tutti i film di Cristian Mungiu in rumeno senza sottotitoli. A un certo punto Skye si avvicina e prova a fare THE FATALONA ma poi si rende conto che potrebbe essere SUA MADRE e ci ripensa. Voto al non-duettone: 3,5 e mi sa Davide che è il voto più alto che ti ho dato qua dentro

2- CHIARA E IL CANTANTE MIKA, Stardust


“ODDIO CIAO MIKA”. Chiara vede Mika e se lo abbraccia tutto: “Sono, ehm, come si dice emozionata in inglese?” “Emoscionata: IO CAPISCO”. Scopriamo che Mika SI LAVA (Chiara: “È profumato!”) e che se io fossi Capo di HBO farei subito una Comedy con questi due in una stanza che si raccontano i fatti loro (Titolo: “Gente simpaticissima”). Iniziano a fare le prove e Mika va in brodo di giuggiole, SALE SUL PIANOFORTE, dice un sacco di parolacce (“Shit! Asshole! Cagne che cantano malissimo i miei pezzi!”) (Mika, ma Mika ce l’hai con Madonna?), fa il dito medio e fuckin’ good: finalmente qualcuno di veramente rock qua dentro. Il duettone, che dire, è un SIGNOR DUETTONE, oltre il male e il bene io e te insieeeeme. Superato brillantemente il momento imbarazzo di Mika tirato per la giacchetta (“Mika, perché non fai aprire a Chiara i tuoi concerti nel MONDO?” “Ehmmmmm vediamo”), il voto è 9,5 e mi sa che è davvero il voto più alto che ho dato qua dentro

3- ICS e LISA HANNIGAN, What I’ll Do

“Quando m’hanno detto che dovevo fare il duettone con Lisa Cànninga ho detto E MO’ QUESTA CHI CAZZO È?". Lisa Cànninga arriva in sala prove e vorrebbe scappare a gambe levate. Ics, invece rimane colpito: “Senti, io farei questa strofa SOPRA, tu la vuoi fare SOTTO o preferisci anche tu SOPRA? Puoi anche dire tutt’e due eh”. Il tentativo di broccolamento prosegue poi per vie più canoniche (“Vuoi ballare con me?”) ma Lisa dispensa reiterati sorrisi di diniego e cortesia. Sul palco Lisa suona la chitarrina e intanto Ics balla a bufferia, Lisa si chiede Ma chi stracazzo me l’ha fatto fare, ma poi, diciamolo, si smolla un pochetto. Il pezzo non potrebbe essere più lontano dalle corde di Ics, ma c’è della piacevolezza (Sky, vabbè che avevate finito i piccioli e Lisa Cànninga è bravissima per carità, ma la prossima volta io piglierei, che ne so, LOLA PONCE). Comunque il voto è 7,5

Il verdetto è impietoso. Amici, abbandona per sempre le scene DAVIDE. Ventura, voce rotta dal pianto: “Io sono orgogliosa, oggi è nato un SIMBOLO di tutti i giovani” (Ventura, ma com’è che ultimamente ti commuovi così spesso? Che succede? Parliamone, il mio contatto skype ce l’hai). Parte l’RVM (mentre nello split screen scorrono limoni con Morgan), rivediamo la prima esibizione qua dentro, il padre di Davide che si complimenta con lui in modi buffi (“QUA SI VA A FIGA A NASTRO”), il bootcamp, l’estate, il mare e i nostri sogni. Davide, forse ti abbiamo massacrato su questo blog, ma si vede che te lo meritavi (no, dai, buona fortuna, e tieniti la COSA delle caldaie che c’è la crisi).

E così, dopo Cixi che vince il Best Enel Act (“Bella Cì, te l’aspettavi?” “No, HO SEDICIANNI!”) e Luca Tommassini che svela finalmente la sua VERA ambizione (fare le scarpe a Cattelan, Nocera, Novaresi, Lodigiani, La Pina&Diego, Dallatana, Scrosati, Mieli e TUTTI, per diventare Conduttore, Autore, Cantante, Ballerino, Giudice di se stesso, presidente di Sky, di X Factor, DEL MONDO), insomma si arriva allo scontro fratricida, il derby dei derby. Torna la tutina fosforescente di Ics, tornano Gionni e Marcello, torna gente che schiaffeggia CULI come non ci fosse non dico un domani ma proprio un posteriore, torna purtroppo l’applausometro (ESIGO il nome di chi ha avuto questa tragica idea), e poi i MIDLI, i BEST OF e gli inediti. Non so voi, ma io vorrei che non finisse MAI (“Ics, riempi una casella”, “Chiara, trasudi interiorità”). Ma, purtroppo e per fortuna, eccoci giunti al termine del viaggio al termine di X Factor.

Finisce come a Miss Italia, con Chiara sommersa dalle altre miss (e dal papà di Davide), Chiara che non capisce più niente e non ascolta il buon Ale (“Ma insomma Chiara lo vuoi SOPPESARE STOCAZZO DI PREMIO O NO?”), Ventura e Morgan Best Friends Forever che agitano gli accendini (“Niente è come te e me insieeeeme”), Arisa e Elio che si ignorano, Chiara che finalmente molla gli ormeggi e viene POSSEDUTA DA LINO TOFFOLO: “Grazie a tutti, a casa, A QUA DENTRO, siete tutti bellissimi, bravissimi, gentilissimi, grazie”. Ma grazie a te, Chiara Galiazzo: you do something to me, to us, to evribadi.

***

(Amici, fu un filo complicato seguire e commentare X Factor quest’anno, ma fu comunque bello. Spero di avervi ben intrattenuti qua dentro: all’anno prossimo, a domani, a Sanremo, a per sempre)

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