giovedì 11 aprile 2013

TuttoFaMedia

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L’aggeggio anti-taccheggio

Posted: 11 Apr 2013 06:30 AM PDT

Lo scorso gennaio, durante i saldi, comprai una giacca primaverile. Tornai a casa, la riposi nell’armadio e bon.

 

Ieri. Tiro fuori la giacca dall’armadio tutto contento perché finalmente posso mettermi la mia giacca nuova primaverile. Un attimo prima di uscire la indosso, ma mi accorgo che c’è uno spuntone. Qui, all’altezza del costato. La signorina del negozio si dimenticò di togliere l’aggeggio anti-taccheggio, quel coso tondo di plastica durissima che a un certo punto hanno deciso di mettere nei vestiti per evitare che i ladri si fregassero la roba. Bon, faccio spallucce, la indosso di nuovo e rimango fermo immbile. Da un lato vorrei fregarmene e uscire subito con la mia giacca nuova, dall’altro non ci riesco proprio. Lo spuntone si vede, dai, si vede. Non posso mica andare in giro così. Mi guardo allo specchio. La mia nuova giacca primaverile che comprai quattro mesi fa è diventata ufficialmente un problema. Un grosso problema. 

 

 

Ammesso e non concesso che io voglia lasciare lo spuntone e, ammesso e non concesso che la gente faccia finta di non notarlo tanto qua i parigini pure se inciampi su una vetrata rompendola e fratturandoti l’osso del collo loro faranno sempre finta di niente, rimane che io comunque lo so, io lo so che c’è lo spuntone. E non si può vivere così, specie se indossi la tua giacca nuova che non vedevi l’ora di metterti. E poi, correrei il rischio di far scattare gli allarmi di tutti i posti in cui vado, io e la mia giacca. Quindi bisogna togliere lo spuntone: sì ma come. 

 

La prima opzione è tornare al negozio dove l’ho comprata, esporre la situazione e supplicare la signorina facendo leva sul fatto che io non c’entro nulla e sono una vittima di questa situazione. Sarebbe la soluzione più semplice ma il fatto è non possiedo più lo scontrino (seriamente, chi conserva davvero gli scontrini di quello che compra?). E se non mi credesse? E se pensasse che in qualche modo ho pianificato tutto e quattro mesi fa, non so come, rubai la giacca e ora faccio finta che lei si è dimenticata di togliere lo spuntone? Dovrei passare mezzo pomeriggio a chiarire modi e passaggi della faccenda, tenendo sempre presente che io sono un emigrato e lei no.

 

La seconda opzione è ricorrere a qualsiasi altro negozio dotato del sistema per togliere l’aggeggio anti-taccheggio ma in questo caso come dovrei approcciare la cosa? “Scusi potrebbe togliermi questo COSO dalla giacca che, tra parentesi, NON ho rubato?”. Insomma, altro che sospetto, qui mi si accuserebbe proprio di essere un ladro (“Perché non è tornato nel negozio dov’è l’ha comprato? EH?”). In effetti, se fossi un ladro, non tornerei mai nel negozio dove ho rubato, piuttosto andrei in qualche altro negozio. E capirei se a qualcuno venisse questo dubbio. Ma ammetto che non sto ragionando da ladro, bensì da persona che si sente a disagio anche solo a stare nella stessa frase con un ladro. E poi diciamolo, niente mi dà più fastidio che essere accusato di furto, specie quando non è vero.

 

La terza opzione sono io che apro il cassetto della cassettiera, prendo un paio di forbici e sradico l’aggeggio anti-taccheggio con la violenza di chi ha subito una vera ingiustizia e no, non se lo meritava di spendere tutti quei soldi e finire ostaggio di uno spuntone di plastica. Ma così produrrei solo uno strappo enorme all’altezza del costato. Per concluderci cosa? Avrei risolto il problema ma a quel punto sarei costretto a girare con una giacca bucata. E vabbé che nessuno qui ci farebbe caso, ma la domanda è: voglio davvero arrivare a questo punto? Non lo so. 

 

 

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