martedì 14 maggio 2013

TuttoFaMedia

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Grey’s Anatomino 9×23: il flash mob coreografato dalla signorina Grant

Posted: 14 May 2013 05:30 AM PDT

Pensavate mi fossi dimenticato di questa banda di squinternati? Ebbene no. Alla fine di una stagione in cui, a parte morti e amputazioni iniziali, il picco emotivo è stato toccato con l’acquisto del MACCHINARIO PER FARE LE RADIOGRAFIE, eccoci di nuovo qua, a raccogliere, potente e puntuale come ogni anno, l’ALLARME STRAGISTA firmato Shondona. Certo, cosa vuoi che sia un TEMPORALE in confronto a uno psicopatico omicida o a un aereo che cade nella foresta, ma teniamo presente che c’è sempre tempo per sganciare la bomba atomica su quell’ospedale del cazzo (l’ultima scena dell’ultima puntata evah io la chiuderei così, con dei missili coreani che saettano sopra la testa di Meredith che urla SONO QUI SONO QUI ABBATTETEMI). Ad ogni modo, in occasione di questo pre-season finale, tra flash mob, colpi di scena telefonati come un livido mal pittato e totomorti che scattano come non ci fosse mai stato un It’s George! It’s George!, squisite dottoresse e squisiti dottoressi, per chi l’ha vista e per chi non c’era, ecco a voi the penultimo anatomino di questa stagione:

 

Grey’s Anatomy 9×23: “Readiness is all”

 

 

Five

 

 

 

C’erano una volta gli Oceanic Six, famosi in tutto il mondo per, ehm, essere sopravvissuti a un disastro aereo e (no, non cederò alla tentazione di scrivere, hic et nunc, un bel bignamino lostiano per farci un pianterello tutti assieme). Ora invece ci sono i SIATTOL SEVEN, quelli che non solo sopravvissero, più o meno, alla caduta di un trabiccolo incollato con la sputazza e con le amorevoli MANONE di Shondona, ma poi comprarono pure l’ospedale e attuarono un piano di assunzioni scaglionate, evitando persino di licenziare tragiche comparse: LA COMPAGNA MEREDITH E IL SOCIALISMO REALE.

 

Insomma la dottoressa GIO’ è seduta sul letto di Alex, la faccia tumefatta da un pessimo trucco e una BISTECCA ghiacciata sull’occhio gonfio: “Quel bruto diceva che ero una stronza bugiarda, che non poteva più fidarsi di me”. Alex capisce al volo: “Ti ha picchiata?” La dottoressa Gio’, mostrando un pezzo di CORNEA PENZOLANTE: “Secondo te?” Alex: “Tu mettiti a letto, vestita di questi stracci imbrattati di succo di pomodoro, a lui ci penso io! Gio’: “Alex, ma stai mica andando a RIEMPIRE DI BOTTE quel bruto? No, perché l’ho già fatto io!”. Ma Alex è già in strada con una spranga di metallo dentro l’anima e non sente questa trucida confessione (peccato, ci saremmo risparmiati mezzo episodio appresso a questo, UHM, colpone di scena).

 

Esterno ospedale. Owen sta scaricando dei PACCHI DI SABBIA per proteggere l’ospedale dall’esondazione del, ahem, MARE DI SIATTOL. Riunisce i dottoressi e li prepara a una giornata eccezionale: “Ragazzi, ci stiamo avvicinando al sison finali, e un GRAN BRUTTO acquazzone si sta avvicinando a noi, quindi mi raccomando: fate del vostro meglio, voglio che MUORITE più pazienti che PUOTETE. Mi fido di voi, vi voglio bene”.

 

Il Cif è in corridoio, sta parlando con la proiezione mentale di Miranda, il marito-che-non-esiste e che ogni tanto torna a titillare i sogni erotici di Shondona. Tema: Miranda è in crisi e non vuole più operare. Il suo sogno più grande adesso è COPIARE A MANO l’archivio di nove stagioni. E tutto per colpa di un BATTERIO FECALE. La vita è proprio una merda.

 

Intanto QUELLA ZOCCOLA di Arizona e QUELLA GATTAMORTA che non voglio manco nominare sono alle prese col neonato che ha un pezzo di CERVELLO SUL NASO. Arizona ai genitori: “Non vi preoccupate, ogni cosa è illuminata, everything is gonna be benissimo, anche perché accanto a me c’è questo PEZZO DI STICCHIO che me la sta facendo odorare da due episodi”. Gattamorta di stocazzo: “Ary, sei proprio TAGLIATA per questo lavoro, sai? Trovi sempre le parole giuste per FAR GODERE una gattamorta come me, ma come fai?” Arizona si TOCCA i capelli e squittisce: “Oh, you know, quando una è zoccola è zoccola!” Gattamorta inizia a GEMERE: “Ma certo, come ho fatto a non pensarci prima?”

 

 

Balcone

 

In ospedale arriva un muratore che è caduto dal quarto piano di un edificio andandosi a IMPALARE non su una, non su due, ma su TRE BARRE METALLICHE. Parametri vitali stabili, perdita ematica minima. Insomma, come cazzo fa a essere ancora vivo? Miracolo. E infatti se ne occupa subito April: “Signor muratore, non si preoccupi, GESU’ BAMBINO è qui accanto a noi e ci protegge”. Muratore: “Ah beh allora mi sento già meglio!”. Si pone subito il problema di come cazzo tirare fuori queste barre metalliche. April: “Ho un’idea. Intanto seghiamo le parti SPORGENTI”. Callie e Meredith, in coro: “Sì, MA COME?” Muratore: “Serve una FRESATRICE con un disco tagliente”. Ah bon. Quando si dice le coincidenze. Nella stanza ACCANTO c’è un cantiere e un operaio sta PROPRIO usando una fresatrice con disco tagliente.

 

Quella ZOCCOLA di Arizona e the gattamorta si incontrano al LAVAGGIO STERILIZZANTE. “Ah, ti stai lavando” “Come hai fatto a capirlo?” “Forse perché sei tutta BAGNATA?” “Sciocchina, si vede così tanto?” “Senti, ho un’idea” “Io anche due, ma prima ti devi avvicinare e strapparmi le MUTANDE” “UHM, sai come mi chiamano le mie amiche?”. Entra Jackson: “Lo so io come ti chiamano le tue amiche: TROIA SFASCIAFAMIGLIE”. Arizona “Da quando sei così moralista, Jacky?”. “Da quando conosco Callie. Hai presente, no, una CERTA CALLIE?”.

 

In sala operatoria, della gente INCOSCIENTE di nome Meredith, April e Callie sta per usare la fresatrice quando entrano SuperOwen e la proiezione mentale di Miranda: “Fermi tutti! La stanza è satura di ossigeno e se parte una scintilla QUI ESPLODE TUTTO IL CUCUZZARO!” Meredith: “E vabbè, qual è il problema?” Owen: “Meredith, non puoi continuare a sfidare la morte così, tu ORA ESSERE MADRE, esci subito da questa stanza!”. Insomma rimangono in quattro là dentro. Il piano è questo: Owen usa la fresatrice, Callie REGGE LA BARRA, April SPRUZZA dell’acqua con lo SPRUZZINO per irrigare, boh, il metallo, e la proiezione mentale di Miranda, beh, non esiste. Si parte e, manco un secondo, SCINTILLE. ODDIO, TUTTI A TERRA! Il Grey Sloan Memorial sta per diventare ancora più memorial ma per fortuna tutto va liscio. Per il momento. Owen: “April, com’è che si DICE IL ROSARIO?”. Si riparte, subito altre scintille ma Owen, più testardo della luna, si incaponisce e niente, una MAPPINA che passava di là PRENDE FUOCO. La proiezione mentale di Miranda decide di diventare un vero personaggio e scaraventa l’estintore sulla mappina: fiuu, potevamo finire al reparto GRANDI USTIONATI.

 

La dottoressa Gio’ va in ospedale a vedere come sta Jason, il ragazzo a cui lei vuole molto bene e che, per dimostrargli il suo affetto, ha preso a MAZZATE (“Ma ha cominciato lui!”). Alex, Meredith e Cristina fanno come sempre in questo telefilm, cioè la cosa sbagliata: dicono a Gio’ di andarsene, di sparire dalla città, le hanno procurato un nuovo passaporto. Gio’, che ha la coscienza più sporca di Barbara D’Urso quando intervista un GRILLINO, accetta e se ne va. Meredith la insegue per le scale: “Senti Gio’, tu mi piaci perché mi ricordi ME STESSA PAZZA alla tua età. Ma io sono amica di Alex e se tu metti nei casini Alex io metto nei casini te, ma sappi che prima ti MUORO. Intesi?” Gio’ se ne va affanculo e Meredith ha la BRILLANTE idea di salire le scale a QUATTRO A QUATTRO SU UNA GAMBA SOLA. Risultato: cade rovinosamente facendo OTTO CAPRIOLE CARPIATE all’indietro e, toccandosi il pancione, esala un flebile “aiuto”. (Meredith non cambierai mai, pazza eri e pazza rimani: le donne incinte di nove mesi stanno a casa cazzoh!)

 

Ma è solo un falso allarme. La ginecologa tranquillizza Meredith e Derek (“Tutto ok, siete proprio fortunati!”) ma Meredith è quasi dispiaciuta di stare bene (“Dovevo stare in quella stanza ESPLOSIVA, uffa!”). Intanto April ha l’ennesima crisi isterica di chi, AHEM, non ne prende da parecchio tempo. E a proposito di cose che non succedono da parecchio tempo a Grey’s Anatomy. IL MOMENTO MUSICAL. Ben consapevole di uno dei most tragici episodi evah, stavolta Shondona opta per un comodo flash mob che, per non saper né leggere né scrivere, ci strappa un tenero sorriso, e ci ricorda perché tanti anni fa guardavamo questo telefilm cullandoci nel dolce brodo del guilty pleasure: lo zito di April, con la complicità di altri PARAMEDICI a casaccio e con gli scarti di Glee che già sono scarti in sé, parte con una coreografia firmata dalla signorina Grant di Saranno Famosi (che ora è la madre di Jackson). E così, mentre l’ospedale rimane sguarnito e dei POVERI BAMBINI innocenti continuano a muorire senza assistenza medica, si compie un momento epocale: qualcuno chiede a April di sposarlo. “Ma certo! Quando mi ricapita!” (Ma soprattutto: a ogni momento di giuoia ne seguono altri sette di MORTE)

 

 

Bacio

 

 

Ci siamo. La tempesta perfetta sta per arrivare. Gattamorta decide di rimanere a dormire in ospedale per stare vicino al bambino malato (Sei FALSA Simona, cazzoh!): “Arizona-quanto-sei-bona, senti, mi accompagni un attimo a TESTARE IL LETTO dell’ospedale?” “Ma perché, pensi che non riuscirai a chiudere occhio?” Voglio solo vedere se regge il peso di due persone una sdraiata l’altra pure” “Mi stai dando della cicciona?” “No, ti sto dando della ZOCCOLA” “MMM, SENTI CHI PARLA”. Entrano nello stanzino delle scope e, PROPRIO in quel momento, va via luce. Scatta quello che nessuno di noi brava gente avrebbe mai voluto per Callie, e cioè LIMONE DURO. Arizona sembra ripensarci ma Gattamorta la esorta a stare tranquilla: “Dai, lasciati andare un po’. Ti è concesso perdere il controllo, ogni tanto. Che ne diresti di DARMELA?”. Arizona non se lo lascia dire due volte e chiude a chiave la porta. QUELLA ZOCCOLA.

 

Il tempo stringe e in cinque minuti succede quel che non è successo in un anno intero. Il Cif tira via il cerotto e Miranda torna a operare (così? Così), Alex, da perfetto MAFIOSO, ricatta un povero uomo intubato che voleva denunciare alla polizia la dottoressa Gio’, Cristina muore i sogni di Papà Owen salvando la vita a quel cristiano, e Meredith, beh Meredith, chi l’avrebbe mai detto, ENTRA IN TRAVAGLIO: ma tranquilla Meredith, quale donna non sogna di partorire in un ospedale SENZA CORRENTE e nel bel mezzo di un URAGANO?

 

E così, tra alberi che sfondano finestre e povere Callie ancora ignare, io dichiaro ufficialmente aperto il Totomorti di quest’anno: vai Shondona, facci sognare. 

 

 

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