giovedì 23 maggio 2013

TuttoFaMedia

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Grey’s Anatomino 9×24: un season finale val bene una milza

Posted: 23 May 2013 06:53 AM PDT

L’altra sera, frugando nei miei ricordi seriali, ho cominciato a pensare alla trafila impiegatizia di sciagure che in nove sulfurei anni questi disgraziati personaggi hanno dovuto subire, forse persino con indulgenza, da una penna sì sadica ma altrettanto capace di sfornare DRAMA A ROTA (Scandal ha già superato Grey’s negli ascolti, seguendo l’apprezzato schema del benedetto biennio ’04-’05: prima stagione arronzata e seconda in grande crescendo).

 

Insomma ho pensato a tutti i morti e i mutilati di questo che non è più un telefilm ma un camposanto bello e buono e ho tirato una linea dritta alla fine della pagina: Shondona doesn’t kill afro people (specie se sono lì dalla prima stagione). E non solo non li uccide, ma al massimo li fa diventare alcolisti o pieni di dubbi per colpa di uno stafilococco. Insomma, cose da niente se paragonati, che ne so, a un autobus che ti prende in pieno e ti sfigura per poi farti morire di una morte lenta e dolorosa, o ad anonime cardiologhe stessosessuali che un attimo prima erano lì ad operare e un attimo dopo, puf, sparite come se Walter Bishop fosse ancora tra noi a giocare a shangai con gli universi. D’altronde, come volerne a Shondona, l’unica showrunner (donna virgola nera) dei grandi network, l’unica per cui minoranza iz ze niu maggioranza, l’unica che ai casting dei suoi drama c’è un cartello con su scritto SE SEI WASP TU QUI NON PUOI ENTRARE (a meno che tu non sia pazza, allora va bene).

 

Un season finale che rispecchia la regola dell’alternanza e non ci regala cadaveri eccellenti ma solo pezzi morti di Meredith (la milza) (ricordiamoci che alla nostra manca pure un pezzo di fegato, donato tre stagioni fa a suo padre ubriacone) (di questo passo, in Grey’s 37×24 ci rimarrà solo una sua ciocca di capelli, e ciononostante continuerà a fare minchiate). Dunque niente stragi, stragine e stragi al cazzo. Solo UNA MILZA. Bon, grasso che cola, se consideriamo che i veri pericoli di questo finale si sono concentrati su, appunto, Meredith (yawn), Jackson (yawn: se qualcuno c’è cascato ha vinto il premio di sospensione dell’incredulità) e sul Cif (superyawn): Shondona doesn’t kill afro people, ricordatevelo. E con questo memento-muori che lascio qui a futuro rinfaccio, amiche dottoresse e amici dottoressi, per chi l’ha visto e per chi non c’era, THE ULTIMO ANATOMINO OF THE NONA STAGIONE: Perfect Storm.

 

 

Shondona

Il momento esatto in cui Shondona ha avuto l’idea per la scena finale

 

 

Alle medie avevo una professoressa d’italiano che era una vecchia stronza. TOTALE. Quando ci interrogava ci chiedeva le declinazioni di latino anche se alle medie il latino l’avevano tolto da duemila anni. E ci chiamava COSE INUTILI se per caso sbagliavamo a fare l’analisi logica. Un giorno, mentre passeggiava a via Libertà a Palermo, due manigoldi in motorino la SCIPPARONO. Ma siccome lei era cocciuta, rimase aggrappata alla borsetta finché i ladri non si arresero e se ne andarono. La professoressa salvò le ventimila lire ma sbattè la testa e finì in coma. I medici tentarono il tutto per tutto, le tolsero anche la cistifellea, ma lei, QUELLA STRONZA, tornò dopo sei mesi a rovinarci ancora la vita: “Come fa quell’ablativo assoluto?” MUORI, ecco come fa.

 

 

Insomma Meredith, con indosso il GREMBIULE A FIORELLINI che tutte le PUERPERE dei telefilm devono indossare per contratto, ha iniziato il travaglio e sta ANSIMANDO. È in piedi, leggermente chinata in avanti e, se non fosse per il grembiule, penseremmo che qualcuno se la stia tranquillamente BOMBANDO da dietro. Infatti, alle sue spalle Derek, AHEM, le sta facendo un massaggio in un punto che non vediamo. Meredith: “Derry, ma ti pare il momento?” Derek: “Ogni momento è quello giusto, è buono qui ed è buono qui”. Arriva Cristina: “Allora, parliamo dei dettagli del parto”. Derek: “Già, parliamone. Che ti serve amore mio, un cuscino, una PALLA?” Meredith: “No, ho bisogno solo di un po’ di ghiaccio”. Cristina: “Mer, ricordi quel detto SEI DONNA E PARTORIRAI CON DOLORE?” Meredith: “Beh?” Cristina: ”Ancora non hai visto NIENTE”.

 

 

Meredith intubata

 Spoiler

 

 

Intanto tutto è pronto per operare quel cristiano che aveva avuto la bella pensata di pulire la GRONDAIA durante l’URAGANO. E adesso, come premio, sta per essere operato da una banda di ubriachi: Miranda, suo marito-che-non-esiste e lo specializzando. Ma Miranda se ne va sul più bello: “NON ME LA SENTO”. Fuori piove che Dio e Shondona la mandano. Owen, Jackson e  l’elettricista stanno parlando del rischio di ALLAGAMENTO. Owen: “Ma i sacchi di sabbia che ho fatto scaricare a April?” L’elettricista: “Abbiamo problemi più seri. I generatori di corrente vanno, ehm, a corrente alternata”. Owen: “Che palle, e come se non bastasse la gente continua ad arrivare al pronto soccorso”. Cif: “La metà di loro non è nemmeno malata. Pensano che questo ospedale sia il posto più sicuro per resistere alla tempesta”. Owen, Jackson, Cif, tutti in coro: ”CHE COGLIONI”.

 

Nella penombra del peccato una ZOCCOLA si sta rivestendo: si chiama Arizona e forze ZOCCOLA non rende bene l’idea. Sdraiata sul letto dello sgabuzzino, un’ALTRA ZOCCOLA, appartenente alla genìa delle sfasciafamiglie, si sta umettando labbra e QUANT’ALTRO con l’acqua piovana che cola dal tetto: “Allora Ary, ti piacque?” Arizona, rosa dal senso di colpa: “Devo andare, là fuori ci sono dei pazienti che hanno bisogno di me”. La bottana: “Ti serve una mano? O forse DUE?” Arizona: “Madonna, e basta! Ma chi sei? IL DIAVOLO TENTATORE INSAZIABILE?” La bottana: “Che c’è Arizona, ti vedo agitata, vieni qua che ti faccio rilassare UN ALTRO POCO”. Ma Arizona scappa, ehm, a gambe levate.

 

“Voglio spingere! Posso spingere?” Meredith, come biasimarla, ha fretta di partorire e farla finita con questo season finale di cupa cupezza, ma la dottoressa si accorge che qualcosa non va. Infila una mano LASSOTTO e scopre che il bambino è pronto a uscire. DI FACCIA. Cristina alla dottoressa: “E vabbè, ma non può infilare una mano LASSOTTO, girare il bambino e SPINGERE LA FACCIA INDIETRO?” La dottoressa: “Sapevo che in questo ospedale eravate tutte PAZZE ma non credevo fino a questo punto. No, qua ci vuole un cesareo”. Meredith urla come, appunto, una pazza che non vuole essere operata manco morta. Cristina la rassicura: “Oh c’mon il cesareo non è manco un intervento! Che ci vuole a farlo, pure un’imbecille ci riuscirebbe”. La dottoressa sullo sfondo: “SUCA. FORTE”. Ma in quel momento va via la luce. Derek: “Mer tranquilla, è SOLO un black-out”. Cristina: “Già, everything is gonna be bene”. E tutti sappiamo cosa succede quando qualcuno in un telefilm dice questa frase.

 

Sigla? Sigla.

 

 

Che bel casino. È andata via la luce e i generatori di emergenza non funzionano. Ci sono una decina di operazioni a cuore aperto che vanno avanti grazie all’applicazione AI TORCIA dell’iPhone, e il reparto di bambini è senza batterie di ricambio per l’ossigeno che sta finendo (d’altronde, quale ospedale, sapendo che sta per arrivare un uragano, si procurerebbe delle batterie di ricambio?).

 

All’improvviso L’INCOSCIENZA. Un autobus, forse scontento per questa noiosa nona stagione, si lancia a folle velocità CONTRO l’ospedale al grido di MUOIA MEREDITH E TUTTI STI STRONZI ma all’ultimo momento sterza e si ribalta (non c’erano più soldi per gli effetti speciali, a E.R. le cose le facevano meglio). Owen non fa in tempo a dire WHAT THE FUCK che, ovviamente, il pulmino prende fuoco. I dottoressi si catapultano fuori e salvano i primi passeggeri: “Eravamo in chiesa a pregare quando il tetto ci è caduto addosso, allora siamo usciti e abbiamo preso il primo autobus che passav-” PRESTO QUI SALTA TUTTO IN ARIAH!

 

“È NATO! È NATO!” “Ma chi?” “Il figlio di Meredith!” Quattro chili e mezzo, tutto bello pulito e profumato di lavanda. Piccolo particolare, non piange. Non respira. DORME. Meredith ha partorito un bambino che DORME. Meredith: ”Ma che vuol dire che dorme?” La dottoressa: “E io che ne so. Io qua con questo buio non ci vedo un cazzo”. Insomma portano il bambino nel reparto dei bambini, quello senza batterie di ricambio, giusto per fargli subito capire com’è che funziona in questo telefilm. La dottoressa inizia a ricucire Meredith ma sul più bello la chiamano per un’altra emergenza. In sala ci sono solo Brooks e Ross. Dottoressa: “Senta Meredith, io andrei, si fida di questi DUE? È stata una brava insegnante per loro?” Meredith: “LOL”.

 

 

April

 

 

DIE HARD SHONDONA EDITION. In mezzo alla tempesta e alle fiamme Owen e Jackson hanno appena tirato fuori una donna incastrata e con una gamba rotta. Scappano via da quella polveriera ma Jackson vede una SCARPINA ROSSA. Qualsiasi persona dotata di senno farebbe spallucce urlando CHI SE NE FOTTE ma Jackson no, lui è BUONO e torna indietro: “Ehi bimbina, che ne diresti di andarcene da questo inferno del cazzo?” Ma la bambina è MUTA SCIOCCATA. Non parla, o forse è solo dispettosa.

 

Ross sta finendo di operare Meredith ma si accorge che è in corso un’emorragia. Meredith: “LO SAPEVO che questa storia finiva male. Senti Ross, ho bisogno di piastrine e altro plasma a casaccio. Poi prendi la mediana della mia pancia e taglia, non preoccuparti dell’estetica, pensa solo a capire che cazzo sta succedendo”. Brooks: “vabbé, io vado a cercare un dottore BRAVO”. Meredith: “Ross, mi raccomando, sangue freddo! Io tra poco perderò conoscenza e tu rimarrai solo, ma ricorda: se qualcosa is gonna be STORTO non voglio rimanere come un vegetale, intesi? Non rianimarmi e lasciami andare”. Ross: “Ma andare dove?” Meredith: “Al Creatore! Ah comunque quando vedi Derek digli che ho deciso il nome del bamb-” Ross: “Meredith? Meredith? COME SI CHIAMA ‘STO CAZZO DI BAMBINO? Non puoi lasciarci in sospeso con questo TREMENDO dubbio! Meredith!”

 

Brooks va da Bailey: ”Senta, sto cercando qualcuno che possa operare Meredith visto che Ross è un inetto”. Bailey, per tutta risposta, prende un bastone di metallo che passava di là e inizia a SPACCARE quel poco di buono che ancora resisteva in quell’ospedale. URLA BELLUINE a profusione, ma alla fine Bailey si sfoga e supera il trauma dello stafilococco. Così. Raggiunge Ross e trova Meredith mezza dissanguata. Ross: “È la MILZA, ho provato a fare tutto quello che potevo”. Miranda: “Ma levati dai coglioni STRONZO”.

 

Ah no, le urla belluine non erano di Miranda, erano di April: JACKSON! JACKSON DOVE SEI! Il pulmino ormai è una palla di fuoco, Jackson è intrappolato LASSOTTO con la bambina dispettosa quando BOOM! Il pulmino esplode e gli addominali di Jackson piovono a uno a uno in testa ai pazienti come asteroidi impazziti, provocando altre fratture e altre emicranie. April, pensando a Jackson morto, ESCE PAZZA IMMANTINENTE: “Jacky non posso stare senza di te! Non posso stare senza il tuo sorriso, senza il tuo sguardo, SENZA IL TUO…” Il fidanzato paramedico: “Che cavolo stai dicendo April?” Ma proprio in quel momento Jackson RISORGE ed esce dalle fiamme con in braccio la bambina muta: “E se Dio vuole oggi abbiamo finito”. 

 

Cristina e Derek corrono al ralenty al capezzale di Meredith moribonda. Miranda Bailey esce dalla sala operatoria: “Amici, colleghi, ho fatto il possibile, ho asportato la milza…MA…” E scoppia a piangere. Derek e Cristina temono il peggio: “OHNNOH!” Si precipitano in sala e trovano Meredith sveglia e già pronta a cacare il cazzo. Miranda: “Scherzone!”. Derek se la spupazza tutta: “Se non fossi sposata con l’uomo invisibile mi ti farei per la gioia”. Miranda: “QUANDO VUOI EH”. Intanto il Cif scopre che l’elettricista è svenuto negli scantinati dell’ospedale: “Ma che cazzo, una cosa dovevi fare!” L’elettricista si sveglia: “Scusa, ho avuto un attacco cardiaco mentre collegavo il filo ROSSO al filo BLU. Ora l’ho sistemato, bisogna solo girare l’interruttore e la luce torna come prima”.

 

 

Once upon a time

La felicità al sapore di imperfetto

 

 

E sì, la luce torna proprio nel momento meno opportuno. Callie va dalle due bottane che ovviamente stanno flirtando ancora (“Che nottata!” “Già, QUANDO NIENTE E QUANDO TUTTO”), e scopre la fedifraga grazie a un drammatico scambio di camici: “Arizona, SI’ POPIO ‘NA SOCCOLA!”

 

Jackson, mezzo nudo, è sul lettino dei malati a farsi mettere i cerotti post-resurrezione quando April arriva e inizia a tempestarlo di pugni sul petto e sugli addominali: “Maledetto! Pensavo che eri MUORTO! Ma cosa ti diceva il cervello, eh?” Jackson: “Che sei pazza”. April: “Sì, sono pazza di te, ti voglio, voglio te, voglio il tuo sorriso, voglio il tuo sguardo, voglio il TUO…” Jackson: “April ti ricordo che stai per sposarti”. April: “E chi se ne fotte”.

 

Mancano solo cinque minuti e in questo finale non è ancora successo niente. Ah, no. Cristina e Owen si lasciano (speriamo per sempre), Alex si dichiara alla dottoressa Gio’ e Arizona e Callie toccano il punto più basso della loro storia d’amore, a colpi di infamità e incomprensioni (“Ma ancora co’ ‘sta cazzo di gamba?” “Mi hai rovinato la vita e non hai capito niente!” “Te l’ho salvata la vita!” “Ma che c’entra!”). Per fortuna c’è Meredith, viva e vegeta, che torna a blaterare di ALBERI SRADICATI e altre allegorie: “Ehi Derek, che ne dici di chiamare nostro figlio miracolato come, ehm, Bailey?” Derek: “LO VUOI CHIAMARE MIRANDA?”.

 

Miranda è in corridoio, con suo marito-invisibile che se la vuole bombare: anche gli uomini-che-non-esistono hanno le loro esigenze. Ma Miranda ha altro per la testa: “No, davvero, devo andare da Richard, sono stata una stronza, lui si preoccupava per me e io gli davo dell’ubriacone. A proposito, sai dov’è?”. Ma suo marito non può risponderle, e neanche Richard. Qualcuno dice che c’è sempre la quiete dopo la tempesta. Non è vero, c’è anche un CIF ARROSTITO A PUNTINO forse morto forse no.

 

 

**** FINE ****

 

 

 

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